Il centro storico di Lecce si satura ILLEGALMENTE di pub e ristoranti (contro le leggi nazionali e il piano regolatore particolareggiato - con le sue norme tecniche di attuazione). Per questo gli affitti schizzano alle stelle e gli artigiani ed i commercianti sono sfrattati dai loro locali in centro. Gli illeciti di funzionari e classe politica saranno perseguiti penalmente? Basterà (l'annunciato) "colpo di spugna" amministrativo? E a noi onesti chi ci pensa?

P.S. Chi vuole collaborare con noi (dalle province di Bari, Brindisi, Foggia e Taranto - artisti, politici, rappresentanti di Associazioni), non aspetti a contattarci! Lasciate un commento o una mail a frvitie@tin.it e sarete ricontattati in mezza giornata! Solo uomini "di buona volontà"...

P.P.S. Ecco la proposta di Legge Regionale sull'Artigianato Artistico e le Botteghe Storiche pugliesi, a cura dell'Ass. Nuovo centro storico di Lecce. Buona lettura.



mercoledì 28 gennaio 2009

Beccatevi questo...

Dalla Gazzetta del Mezzogiorno del 27 gennaio 2009:


Come dice un amico: "E mo' vediamo se esce sangue, se ne hanno nelle vene..."

FATEVI UNA CULTURA: Marianella Sclavi - Avventure urbane



Marianella Sclavi - Avventure urbane - Elèuthera - € 14.5o - ISBN 88-85060-64-1 / 9 788885 060647
Con gli urbanisti: I. Romano, S. Guercio, A. Pillon, M. Robiglio, I. Toussaint - Postfazione di Giancarlo De Carlo

Marianella Pirzio Biroli Sclavi insegna Etnografia urbana, Arte di ascoltare e Gestione creativa dei conflitti al Politecnico di Milano.


Un libro da leggere d'un fiato, come un bel romanzo - oddio... è narrativa per Torino, fantascienza per Lecce... - positivo, formativo ed "esemplare", specie per quegli architetti tutti "chiacchiera e distintivo" (dell'Ordine...). Leggete, crescete, osate, non datevi limiti: siamo Uomini, non tecnici comunali! Non voglio immaginare cosa sarebbe Torino in mano a certi "professionisti" leccesi...
Nutrivo qualche perplessità circa la comprensibilità di un discorso imbastito da una Etnologa con un gruppo di urbanisti, ma è scritto molto bene: sintetico, semplice e rigoroso allo stesso tempo. Se l'ho letto io... potete leggerlo voi! Si parla di progettazione partecipata, di educazione dei cittadini e dei tecnici delle amministrazioni pubbliche alle pratiche di public learning, di ascolto attivo e gestione dei conflitti, di Planning for real, coinvolgimento e concertazione delle iniziative urbanistiche che incidono sul territorio della città.

Solo tre esempi, impossibile estrarre tutti i brani interessanti del libro:

[...]

IOLANDA (Romano) Sono andata in Inghilterra nel 1992, in primavera, subito dopo la laurea. Sono tornata a fine agosto e a settembre ho incominciato a guardarmi in giro, a prendere contatti. A Londra avevo visto e partecipato a cose che mi avevano entusiasmato; avevo lavorato con Michael Parkes e Lesley Kline, che allora facevano parte di CLAWSE (Community Land And Workspace Services), uno dei gruppi più affermati ed esperti di progettazione partecipata in tutta la Gran Bretagna, e adesso non capivo proprio perché non si potesse fare la progettazione partecipata anche in Italia. Ma tutti quelli che incontravo mi dicevano: "No, quello è un altro paese, la gente è diversa, in Italia non si può fare". MARIANELLA (Sclavi) Con chi ne parlavi? IOLANDA Sono andata a trovare tutti i professionisti che si occupavano di politiche territoriali a Torino e che mi sembravano più svegli, più aperti. La maggior parte erano professori universitari e compagni di università. Dopo alcune settimane ho incominciato a pensare: "Non ci riuscirò mai". La loro reazione era assolutamente stereotipata: da un lato "sappiamo già tutto", sei brava e simpatica, ma hai scoperto l'acqua calda, e dall'altra "Non funziona, non serve a niente, non siamo in Inghilterra".
[...]
Il laboratorio di quartiere, ideato da Renzo Piano e dall'impresa di costruzione Fratelli Dioguardi, viene sperimentato per la prima volta nel 1979 a Otranto quale strumento per avviare lavori di recupero e di adeguamento nei centri storici, utilizzando modalità partecipative e di coinvolgimento diretto degli abitanti. (vedi: Arduino, Fazio, Piano - Antico è bello: il recupero della città - Laterza 1980 e Milella - Nuovo è bello. Un progetto di Renzo Piano - Laterza, 1985) [...] ... nel 2000 Ferrovie dello Stato spa e Satti spa hanno indetto gare per la comunicazione sui cantieri del Passante ferroviario e della prima linea metropolitana.
[...] Queste le principali azioni condotte nel primo anno di accompagnamento dei cantieri: studio di una identità visiva specifica e sua applicazione agli allestimenti dei cantieri (recinzioni, segnaletica) e a tutti gli strumenti di comunicazione realizzati, al fine di rendere immediatamente riconoscibile la comunicazione legata al Passante; distribuzione di una newsletter trimestrale (35'000 copie); distribuzione di volantini, annunci sulla stampa e spot radiofonici in occasione di ogni importante modifica nella viabilità; apertura di uno sportello per il pubblico.
[...] (Dalla post-fazione di Giancarlo De Carlo:) L'istituzionalità della scissione tra esperti e ignari è accentuata dalla pubblicistica (riviste, giornali, convegni, ecc. di architettura) e dall'idolatria della tecnologia alta (high-tech). Il mio amico e grande architetto Aldo van Eyck diceva di essere alla ricerca di una tecnologia "bassa" (low-tech), e cioè di una tecnologia capace di risolvere le più sofisticate esigenze dell'architettura contemporanea, ma anche capace di sorpassare la concezione lineare e semplicistica di "progresso" alla quale ci si riferisce e che porta a considerare che una struttura metallica complessa sia di per sé più significativa di una struttura in mattoni o in legno; che stabilisce gerarchie e attribuisce valori in un mare di nonsensi, dove si confonde l'impalcatura retorica col vero significato che vorrebbe sorreggere.
[...]


P.S.

Incuriosito da un annuncio su La Stampa, sono andato a vedere questa "Casa che fa bene all'ambiente" in via Baretti a Torino... scoprendo la sede stessa di Avventura Urbana: lì, con squisita gentilezza, Isabelle Toussaint mi ha dedicato 3 minuti "al volo", senza aver concordato un appuntamento, parlando brevemente delle mie iniziative a Lecce e del Cortile del Maglio di Borgo Dora a Torino. Che sorpresa! Dopo aver avuto a che fare con tanti architetti leccesi (parlo generalizzando, ovviamente) spocchiosi, mentalmente chiusi ed indisponibili come soubrette capricciose, finalmente una persona POSITIVA! Grazie Isabelle, non cambiare mai: l'intelligenza e l'umanità sono doti, oggigiorno, piuttosto rare!


Perseveranti diabolici

Dal Corriere della Sera dell'11 gennaio 2009:


C'era il protagonista di un libro (diciamo pure "IL libro"...) che ogni tanto rispondeva ai comportamenti ed ai giudizi sbagliati con la formula (attraverso la traduzione della traduzione...)
"Padre, perdona loro perchè non sanno quello che fanno".

Dopo un anno che Sindaco, vice-Sindaco, Assessori e funzionari dell'Ufficio tecnico del Comune di Lecce, giurano la non esistenza di patrimonio libero del Comune - da destinare a noi artisti, magari - ecco che finalmente si intravede la verità.
Palazzi, abitazioni al piano terra ed ai piani superiori, superfici liberate da chioschi o strutture smontabili. Che dire? Non sono certo dei mentitori, questo no, "nonsìamài"... ignoranti, si. Ma, poverini, non sapevano di "ignorare".
Ma perchè rispondere a casaccio alle nostre richieste? Perchè non siamo loro elettori, ne' familiari o altro?. Mah!

sabato 10 gennaio 2009

1500 visitatori, 1500 grazie a tutti!


1500 visitatori del mio blog, e questo è un fatto!
Alla faccia di chi ci vuole male, no? ;-)

Con l'occasione, faccio un regalo a quelli che ancora non conoscono il mio lavoro sul Centro storico di Lecce, il video del Progetto ARTISTIinCENTRO - Focus GIRAVOLTE, così lo possono guardare e capire pure i bambini di 3 anni.

Ma come mi sento buono... è da mercoledì che mi sento più dolce di una meringa (all'albume e tritolo, però).

Buona visione a tutti.

giovedì 8 gennaio 2009

Uah-ah-ah-ah!.. il ritorno dei dinosauri! :-D

Dal Corriere della Sera del 7 gennaio 2009:


Salutiamo con piacere e sorpresa la sortita del dott. Aguglia del FAI di Lecce, che rilancia l'originalità e la valenza di una sua proposta di riuso del rione delle Giravolte.
Pensavamo fin'ora di essere in perfetta solitudine, ma qualcuno ci vuole convincere del contrario: è passato, infatti, un anno da quando io, a nome di un gruppo di artigiani ed artisti leccesi ho protocollato un mio progetto presso il Comune e la Provincia di Lecce che prevede l'apertura di un tavolo di concertazione tra Comune, Provincia, Suore Benedettine e privati proprietari dei locali al piano terra delle zone Giravolte, Scalze e Chiesa Greca; tali locali (offerti in comodato d'uso o ad affitto calmierato), costituendo un "Centro Commerciale Naturale" vocato alla produzione dell'artigianato artistico e di tradizione, realizzerebbero di fatto un "Rione degli Artisti", l'ideale per tutti quelli estromessi dal centro storico a causa del caro-affitti ed espressione tangibile di un fattivo interesse della politica locale verso i temi dell'identità e dello sviluppo delle potenzialità del territorio, in chiave culturale, economica e turistica.
I giornali, le tv e le radio locali in questi mesi hanno informato (chi più, chi meno) l'opinione pubblica sulle nostre iniziative.
Gli incontri avuti col Vicepresidente Frisullo, col Sindaco Perrone, con la Vicesindaco Poli, l'Assessore Monosi, il Prof. Turrisi, l'Ass. Musio, l'Ass. Gianfreda, il Dott. Cassiano, il Presidente Prete, il Dott. Andrea Montinari, vari funzionari dell'Uff. Tecnico e dell'assessorato all'Urbanistica del Comune e dell'assessorato al Patrimonio della Provincia ed altre persone vicine agli ambienti della Curia e delle Suore Benedettine, giornalisti, artigiani e commercianti (e lasciamo perdere Architetti ed Urbanisti...), tutto ciò ha prodotto uno strepitoso ed inaspettato... NULLA.
Ma questo dettagli il dott. Aguglia non li conosce, perchè non c'era... e sia, peccato!
L'amministrazione comunale ha perfino negato l'esistenza di sue proprietà nelle Giravolte, zona evidentemente ancora sottoposta a speculazione immobiliare, passaggi di mano di interi edifici e disinteresse per il suo riassetto urbanistico "ragionato" e condiviso.
A luglio del 2008, il Rettorato ha ospitato una conferenza sui temi dell'Artigianato Artistico, del caro-affitti in centro, del mio progetto "Giravolte" (uno studio di fattibilità fatto sulla base di oltre 250 visure catastali sull'area), della normativa di tutela del settore adottata in Italia dagli enti locali e dell'esperienza dell'Arch. Stefano Biagini e dell'Associazione negozi Storici di Roma: ciò è stato reso possibile grazie all'appoggio solidale di Valerio Guacci e dell'Associazione Nuovo Centro Storico di Lecce.
In quei mesi, c'era chi, per il FAI, magari negoziava col Comune una qualche sovvenzione per l'ennesima rassegna dei Cortili aperti, qualcun altro contabilizzava i lauti introiti per l'affitto dei propri locali a birrerie e ristoranti, qualcun altro ancora conservava gelosamente chiusi i propri locali sfitti, in attesa di affitti migliori...
A metà dicembre, la consigliera comunale Spagnolo, del PD, ha interrogato Perrone e Monosi circa la volontà di dare spazi agli artigiani e l'intenzione di portare in discussione il nostro progetto protocollato in febbraio, ottenendo vaghe promesse (sul riutilizzo dei locali al piano terra dell'ex-convento delle Clarisse in favore degli artigiani) e un qualche interesse tra le file del centrodestra.
Oggi, dopo lo stillicidio di chiusure di botteghe d'arte e negozi storici (anche, e soprattutto, aperti con i fondi europei URBAN), la chimera delle notti bianche, la perdita di turismo di qualità, Lecce dovrebbe semplicemente convergere alla linea nazionale di tutela delle botteghe e dei negozi storici e destinare spazi in rioni o in strutture ad hoc dove poter fare l'arte, insegnarla e tenerla in vita.
Tutto ciò in attesa della prossima legiferazione regionale di tutela e regolamentazione dell'Eccellenza Artistica.
Quanto al Dott. Aguglia, sul mio blog può conoscere iniziative, recensioni ed interviste "illuminanti" su questo tema: Bruno Riganti, Paolo Berdini, Carlo Cellamare, Stefano Biagini, Sauro Prosperi, il Lungotevere di Tor di Nona a Roma, il Cortile del Maglio a Torino, il Palazzo Santoni a Jesi, SS. Cosma e Damiano a Venezia. Anche se "il Quotidiano" non ne parla, i leccesi devono sapere queste cose.
Inoltre, informo il dott. Aguglia che l'ex Caserma Cimarrusti (o "ex-convento dei Teresiani Scalzi") è destinata al restauro ed al riuso (così nel 2004 e nel 2008) quale seconda sede dell'Accademia di Belle Arti, il complesso dell'ex Ospedale dello Spirito Santo risulta già "cartolarizzato" a privati, l'ex-Convitto Palmieri (dove pure potrebbero aprirsi spazi per botteghe d'arte) è destinato a sede di Biblioteca Provinciale, Museo ed ISUFI (liberandosi, alle calende greche, l'ex-Collegio Argento). Il Liceo Musicale ed ex-Conservatorio Tito Schipa è, si, in comproprietà tra Comune e Provincia, ma nessuno ha la minima intenzione di farne alcunchè. L'annosa faida politica intorno all'ex-Istituto Margherita lascia marcire un palazzo in posizione strategica e dalle grosse potenzialità; sta solo un po' meglio l'ex Convento dei Teatini, fiore all'occhiello di qualsiasi centro storico italiano, utilizzato raramente per manifestazioni di un certo spessore. Lo sfruttamento dell'ex-convento dei Cassinesi (o meglio dei Gesuiti), è altro esempio sconfortante, così come la destinazione di 3'600'000 euro alle Officine Cantelmo, in assoluto l'apice, l'esempio di tutto quello che non dovrebbe essere fatto da politici e funzionari pubblici, che ad oggi ha prodotto una sfilata di moda, un paio di feste ad invito (anche col DJ Tony Rucola!), una pesca di beneficenza in stile parrocchiale ed un convegno (scialo di denaro fatto, tuttavia, mi si passi il calembour, con la miglior "cura del buon padre - o madre - di famiglia"...).
Baloccandosi da mesi con un disciplinare per il marchio De.Co. - che su internet già esiste - che, nel nome degli alti ideali, dà facoltà agli artisti di produrre qualità, ma non dice niente sul come e sul dove farlo.
Caro Aguglia, benvenuto sul Titanic: macchine avanti tutta, tanto a chi importa dell'arte?

mercoledì 7 gennaio 2009

Il Cortile del Maglio a Torino

Sauro Prosperi è il Presidente della associazione degli operatori del Cortile del Maglio, a Borgo Dora, a Torino.

Il "Chiampa" (oddìo, il progetto è un po' vecchiotto...), l'Amministrazione Comunale di Torino, nel segno di una rivalutazione del Borgo Dora e della tutela dell'Eccellenza Artigiana piemontese (già sotto l'ala protettiva delle leggi regionali), ha ristrutturato una parte del vecchio Arsenale, coprendo un vasto cortile interno, ed ha assegnato i locali in vendita (di diritto di superficie per 99 anni) agli artigiani ed ai commercianti partecipanti ad un bando pubblico.

Ascoltate e sbalorditevi (ed inca**atevi almeno un poco): ho lavorato per voi anche sotto Natale per fare l'intervista! Buon Maalox a tutti!

Sauro Prosperi - PARTE I


Sauro Prosperi - PARTE II


Sauro Prosperi - PARTE III